Parlo sempre dello stesso argomento lo so, lo facevo prima nei diari cartacei, lo faccio ora nel mio diario digitale.
E' che a Novembre la bilancia segnava 82,3, che per le persone comuni sono molti chili in piu' da smaltire, per una come me sono la prova che ce la posso ancora fare, a perdere peso, nonostante la trentina ormai sorpassata, la fame nervosa, i problemi quotidiani, la tensione per i preparativi.
Avevo perso quasi 7 chili, e tutti , ma proprio tutti me lo facevano notare. 7 chili non sono molti per una donna che deve perderne piu' di venti, in ogni caso tolti di dosso non se ne sente per nulla la mancanza.
Per perderli ho violentato me stessa. Sono stata malissimo, sul serio, non poter sfogare la rabbia riversando tutto sul cibo ha avuto su di me un effetto devastante, pur tuttavia ho cercato di tenere duro e sono andata a provare il vestito da sposa con un pò meno peso nel corpo e soprattutto sulla coscienza.
Cosa è accaduto dopo? E' accaduto che
ho sbroccato. Per i soliti, futili, problemi quotidiani, ma anche per qualcosa di molto piu' profondo, come la paura del cambiamento, la preoccupazioni legate alla mia famiglia, il disagio che deriva dal non voler riconoscere la propria femminilità. E' stato allora che ho iniziato a
divorare. Semplicemente divorare. E mi sono distesa, sul letto, immobile, sfinita.
Se riguardo le foto che hanno scattato durante il 2010, ho di fornte una trottola impazzita. Dovevo partire, dovevo fare nuove esperienze, come se poi non avessi piu' potuto fare nulla, come se dovesse ad un certo punto finire il mondo. Dovevo vedere l'Europa, dovevo viaggiare con le amiche, dovevo fissare data luogo e orario del matrimonio, prendere appuntamento per il corso prematrimoniale, dovevo conoscere gente nuova, dovevo dimagrire.
Beh, in questo 2011, non ho piu' voluto"dovere", anche de devo, piu' di prima.
Una sola grande certezza, che attraversa ogni singola fibra del mio corpo:
IO NON SONO FATTA PER STARE A DIETA.
Sono consapevole che la maggior parte delle persone per perdere peso soffre le pene dell'inferno.
Ce ne sono alcune però che non sono piu' presenti a loro stesse. Ecco, io sono una di quelle. Se mi privo del diritto di strafogarmi
IO VADO FUORI DI TESTA.
Ma ho anche un'altra certezza:
IO NON MI ACCETTERO' MAI COSI' COME SONO.
Tutta sta manfrina per dire cosa? Che due giorni fa sono risalita sulla bilancia, era sera e avevo appena cenato, d'accordo. Ma ho letto questa cifra tonda (90,0) e ho pensato di essere una fallita.
Sì sono una fallita (solo dal punto di vista alimentare, sia chiaro).
E lo dico senza un briciolo di vittimismo o di voglia di essere compatita.
Lo scrivo qui, perchè non saprei dove scriverlo.
Lo dico qui, perchè non saprei a chi raccontare questa afflizione:
"Ciao, scusa, puoi starmi a sentire? No, sai , volevo dirti, sono un pò depressa perchè ho ripreso tutti i chili perduti con lo scopo di entrare nel mio vestito da sposa. Eh, sì, sono proprio una deficiente, che ci vuoi fare? E che soffro di un disturbo alimentare. No, nulla di grave, mi piace mangiare e pure parecchio. Eeeh, sì , credo che il cibo insieme al sesso e al cinema, sia una delle poche cose per cui vale la pena di stare sulla terra. Ehh, vabbè, so' goduriosa, che ci vuoi fare? Magno perchè sono depressa, sono depressa perchè mangio. Ma magno pure quando sono contenta, e piu' mangio e piu' sono felice. Dunque , cosa devo fare per perdere peso?"
Scusate, ma uno sano di mente, che cosa dovrebbe rispondermi? Ma vaffanculo va, e molto probabilmente avrebbe pienamente ragione.
Come mi sento stupida, alle volte. E pure ingrata.E sapete ciò che mi fa incazzare ancora di piu'? Che questo è uno dei periodi piu' felici della mia vita.