No, non è successo a te, questo, questo e quest'altro, non c'entri un bel nulla, potrebbero
lasciarti stare, una buona volta.
Ti svegli sbiadita, punti dritta alla bilancia, poi allo specchio, ti domandi come hai fatto, come fai a reggere, come puoi.
Vai in terapia, forza, il virus l'hai preso, per tre quattro mesi dovresti avere autonomia, muovi il culo e spiega ad un estraneo a pagamento perché non hai voluto ancora morire anche se ne sentivi la necessità.
La risposta la sai.
Perché è profondamente scorretto.
Ed è di nuovo mattina, la testa piena di chi non c è più e reclama di esserci pienamente nei tuoi sogni.
Con il volto liscio, le mani incrociate, il sorriso appuntito, i capelli ribelli, la miriade di vestiti, scarpe, borse, accessori, ninnoli, trucchi, profumi, aggeggi.
La testa, il cuore, altrove.
Invochi "Libertà!"
Una nuova, sensuale esplosione.
Vorresti non essere invincibile.
Con il volto liscio, le mani incrociate, il sorriso appuntito, i capelli ribelli, la miriade di vestiti, scarpe, borse, accessori, ninnoli, trucchi, profumi, aggeggi.
La testa, il cuore, altrove.
Invochi "Libertà!"
Una nuova, sensuale esplosione.
Vorresti non essere invincibile.
Fintanto che sei, sai di esserlo ed è forse questa la più grande fregatura della tua vita?
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